Qualità della vita, rispetto dell’ambiente e risparmio energetico sono i tre criteri fondamentali dell’architettura sostenibile perché ogni singolo progetto che si realizza preservando il contesto favorisce il benessere di tutta la collettività.

I nuovi edifici devono essere realizzati con tecniche e materiali sostenibili che possono essere naturali, riciclati o recuperati, ma è fondamentale che siano facilmente smaltibili una volta terminato il loro ciclo di vita.

Quando si parla di benessere abitativo ci si riferisce a diversi fattori ed in particolare al livello di “inquinamento indoor”, che può dipendere da agenti biologici, fisici o chimici: muffe o acari, campi elettromagnetici, gas radon o, ancora, l’inquinamento acustico.
Ogni forma d’inquinamento indoor, si combatte con soluzioni specifiche.

Dalla scelta dei materiali dipende anche il valore del parametro che misura il risparmio energetico e la riduzione dei consumi.

A queste scelte si aggiungono, e non con minore importanza, l’orientamento dell’edificio, l’esposizione al sole (importante anche per il posizionamento di pannelli solari) e la presenza di fattori climatici come il vento.

Un’architettura sostenibile è destinata a vivere il contesto e ad esso si dovrà adattare: clima, vegetazione esistente, l’illuminazione naturale e livello di umidità sono tutti fattori da considerare in fase preliminare, per trovare le soluzioni più adatte.

Tuttavia, sebbene quando si parla di sostenibilità ambientale, il primo pensiero sia rivolto alle cosiddette energie pulite, un progetto d’architettura non riguarda solo le scelte riferite al singolo intervento, ma passa anche attraverso indicazioni progettuali che hanno una visione più ampia e generale: la sostenibilità ambientale è anche strettamente legata a concetti come la riduzione del consumo del suolo.

Un tema caro a chi si occupa di architettura sostenibile, che non è solo sinonimo di edilizia di qualità, è lo sforzo rivolto a non consumare le risorse ambientali: progettare in modo eco-sostenibile significa puntare a migliorare la qualità della vita della collettività, ma con l’obiettivo di preservare l’ambiente, il paesaggio e il suolo.